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UMP-3 (Ultra Mobile Bike) L’azienda torinese produce tre diversi modelli rivolti a spostamenti cittadini, sport e tempo libero. I componenti sono comuni ai diversi modelli: telaio in Alluminio 7005, batterie LiFePo 4 da 10, 14 o 20 Ah (si varia da 70 a 140 Km di autonomia in piano) e motore da 250 W. I prezzi Iva compresa per i tre modelli sono: - Urban € 1.974,30 - Crossover € 2.236,50 - Speed € 2.311,10 Le proposte di bici elettrica sul mercato italiano sono diverse: La Frisbee http://www.frisbee.eu/ è tra le marche più conosciute. Prodotta da un’azienda altoatesina, la Tc-mobility, proprietaria anche di altri due marchi, Dinghi e S.A.V, la sua gamma si compone di diversi modelli: Sudtirol, Valentina , Euro 7, Euro tour ed Euro 7 mobility. Tutte le versioni rivelano il possesso di un’avanzata tecnologia. Accumulatori ad acido intrappolato o al litio, sistema di frenata che interrompe immediatamente il funzionamento del motore elettrico ed altri accorgimenti rendono le varie Frisbee molto appetibili. Il marchio Dinghi si caratterizza invece per la produzione di biciclette elettriche più “essenziali. Attraverso la rete di vendita, gestita direttamente dalla Tc-mobility, è altresì possibile smaltire gli accumulatori una volta giunti a fine vita. - Cicloone (http://www.cicloone.it): azienda torinese che propone diversi modelli di bicicletta a pedalata assistita e pieghevole. Uno dei modelli più popolari è la Reloy, può coprire una distanza assai maggiore rispetto alle normali percorrenze quotidiane in città, possiede un motore “brushless” da 250 watt, si ricarica in un tempo che può variare dalle 4 alle 6 ore e può coprire una distanza di 80-100 km, di molto maggiore alle normali esigenze cittadine e pesa circa 23 kg. Stessa cosa vale per la “Max” che vanta però, tra le altre cose, un caricabatterie elettronico ed automatico. - Italwin (http://www.italwin.it/): ha un catalogo di 14 biciclette elettriche, il cui costo va dai 1000 ai 2000 Euro. Nel sito c’è un form di ricerca per trovare i rivenditori più vicini a casa propria. - Microbike (http://www.microbike.it/): azienda romana che propone un catalogo di 10 biciclette elettriche anche queste sotto i 2000 Euro e perfino dei simpatici quad (tra cui uno con sistema di ricarica ad energia solare). - Atala (http://www.atala.it/): il marchio storico della bici italiana ha anche una linea di ecobike Non mancano ovviamente le proposte dall’estero, come le tedesche Kalkhoff e Winora (http://www.winora.de/), la svizzera Flyer (http://www.flyer.ch/) che probabilmente è quella con il posizionamento più “alto” tra i vari marchi (eccellente componentistica, ma prezzo di entrata attorno ai 3.000 Euro) o la olandese Gazelle, definita un po’ pomposamente come la RollsRoyce delle bici elettriche per la sua eleganza, che trovate sul sito dell’importatore esclusivo per l’Italia Noord (http://www.noord.it/). | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La
batteria è nascosta nel telaio, mentre le luci sono a LED. E' una
piccolageek dell'infotainment la Smart ebike, che grazie a una presa
USB sotto al faro si può collegare con la maggior parte dei terminali
mobili. Sotto il velo di elettronica si cela una meccanica da prima della classe, a cominciare dal motore. E' un'unità elettrica della BionX, integrato nel mozzo posteriore ed è esente da manutenzione. Grazie a 250 Watt può spingere la Smart ebike fino a 25 km/h e recuperare energia in frenata. Le marce invece sono tre, integrate anch'esse nel mozzo e selezionabili dal manubrio. I livelli di ausilio elettrico invece sono 4, selezionabili dal manubrio. Il motore spinge grazie alla batteria agli ioni di litio installata nel telaio, che è in grado fornire fino a 100 km di autonomia. Non disperate comunque, perché nel giro di 5 ore si riesce a ricaricare la batteria. Completano il lotto il telaio in alluminio e i freni a disco. Va detto però che in sella alla Smart ebike non si sta propriamente rilassati, con le terga indurite dallo stretto sellino. In compenso il computer di bordo è leggibile ed estremamente intuitivo, con tutte le voci ben esposte. Pronti via, si parte per un giro attorno al Tevere. Prime pedalate e...c'è un minimo di ritardo nell'azione del motore elettrico, come se cercasse di capire se volete scattare o semplicemente procedere. Dopodiché il motore entra in gioco spingendovi in avanti di 3/4 metri senza sforzo apparente. Inutile dire come la cosa sia contagiosa, enon passa troppo tempo che provo a sfruttare il motore per alzare la ruota anteriore per metri e metri, sicuro dell'aiuto del BionX. Le risate delle ragazze alla fermata del bus dovrebbero ricordarmi che non ho più 15 anni... A chi si rivolge questa Smart ebike? A detta di Mercedes un po' a tutti, dal lavoratore d'ufficio, al ragazzo perditempo fino all'ultra sessantenne. La qualità c'è tutta, nulla da dire, come anche l'autonomia promessa. Speriamo solo che in Mercedes non abbiano esagerato: 2.899 euro in questo periodo sono tanti per una bici, anche se ecologica e divertente come l'ebike | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
The Emotion NEO
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Le batterie che alimentano il motore della bici elettrica sono l’aspetto più particolare, che determina il maggior peso rispetto alle bici tradizionali, e determina anche la diversa forma del telaio, spesso simile a una via di mezzo tra motorino e bici. Questo a causa di quell’ingombrante vano batteria, che, diciamo la verità, non rende la loro linea particolarmente attraente. Una novità è arrivata recentemente dalla Spagna sul mercato delle bici elettriche, è la BH E-motion NEO che segna un cambiamento nel look delle bici elettriche e che ha riscosso notevole successo alle ultime fiere internazionali del settore, come la Taipei International Cycle Show. La BH E-motion NEO è frutto della creatività della casa produttrice spagnola BH Bikes, l’impatto a prima vista è di una normalissima attuale bicicletta non elettrica, del tutto simile alle city bike che circolano per le strade di oggi. Le sue caratteristiche sono riassumibili in breve nella dotazione di un motorino brushless da 250W alimentato da una batteria molto piccola, integrata sul tubo diagonale che si trova al di sotto del canotto della bici, e facilmente estraibile. Essa non appesantisce la linea, inteso come effetto visivo, della bicicletta. La batteria scelta dal produttore è una Samsung ioni litio, ovviamente ricaricabile con un’autonomia che raggiunge i 90 chilometri. Il peso della bici, compreso ovviamente il peso della batteria, va dai 21 del modello Cross ai 24 chilogrammi del modello Extreme. Per il resto possiede cambio e catena Shimano, pedali in alluminio e un display LCD. Il motore è silenziosissimo anche quando viene impiegato al massimo. Una bici bella, dalla linea moderna e aggressiva che non ha nulla da invidiare alle attuali city e mountain bike, per fare molti e molti chilometri a fatica decisamente ridotta | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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La difficile affermazione dell'auto elettrica | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Risalgono
al 1996, le prime auto elettriche prodotte in serie. Le EV1 (Electric
Vehicle 1 ), furono fabbricate negli USA dalla General Motors e
circolarono per le strade della California. auto veloci: passavano da 0
a 100 km/h in meno di 9 secondi! Erano molto silenziose. Non
producevano nessun tipo di inquinamento (e neppure avevano il tubo di
scappamento). Erano facilmente ricaricabili con energia elettrica nel
garage di casa. Dieci anni dopo queste auto del futuro sparirono. Queste auto non potevano essere comprate, ma solo noleggiate. I contratti di noleggio non vennero semplicemente rinnovati. La General Motors recuperò tutte le EV1, nonostante l'opposizione dei suoi utenti, e dopo furono......DISTRUTTE... Nel 1997, la Nissan presentò il modello elettrico Hypermìnì nel salone di Tokyo. Il Municipio della città di Pasadena (California USA) adottò quest'auto come veicolo professionale per i suoi dipendenti. Erano molto apprezzate per la loro facilità di manovra e parcheggio ed anche per la loro efficienza di movimento dentro la città. Nell'agosto del 2006, andò a termine il contratto di noleggio delle auto tra il Municipio di Pasadena e la Nissan. Il municipio tentò di comprare le auto, ma la Nissan non lo permise, ma le ritirò tutte per...distruggerle. Nel 2003, la Toyota decise di iniziare la produzione del RAV4-EV. (EV=Veicolo Elettrico) Questa 4x4 elettrica, un prodotto di alta raffinatezza tecnologica, era stata molto apprezzata dai suoi utenti fin dal 1997. Il costo di ricarica era di US$ 0,09 per kilowatt/ora, vale a dire, una ricarica completa del veicolo costava $ 2,70. Nel 2005 i contratti di noleggio andarono a scadenza. La Toyota immediatamente si prodigò a recuperare tutte queste auto per...DISTRUGGERLE! La linea fu tolta dalla produzione e la batteria NiMH EV-95 non venne mai più prodotta. Perché? Nel 2005 la fusione commerciale Chevron - Texaco comprò il brevetto della batteria per US$ 30 milioni e smantellò la fabbrica. Le "lobbies" delle grandi compagnie petrolifere non vogliono che i veicoli elettrici sopravvivano. Ma non esiste solamente la tecnologia dell'auto elettrica...La BMW ha un'automobile commerciale a base di idrogeno. Da circa 10 anni! Il Governatore della California, il famoso attore Arnold Schwarzenegger, guida una Hummer. Ad idrogeno! L'anno prima fu presentata al pubblico la Genepax, un'auto che funziona col vapore acqueo. Altro ancora: più di 100 anni fa un geniale scienziato Nikola Tesla trovò il modo di far muovere un motore (o una turbina ecc.) con I' "Energia libera" che non usa né acqua né idrogeno come fonte d'impulsi ma solamente dei magneti. E perché non si applica? Perchè contrasterebbe i profitti delle gigantesche corporazioni petrolifere che controllano i legislatori degli USA e dell'Europa.
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